Per la prima volta l’Italia conterà i suoi senza dimora
Paolo Lambruschi - DA WWW.AVVENIRE.IT - sabato 26 luglio 2025
Istat e Fio.psd lanciano l’iniziativa in 14 grandi città per censire gli “invisibili” in strada. Si terrà a gennaio e l’obiettivo è salvare vite. Al via il reclutamento dei volontari
La notte della conta dei senza dimora si terrà alla fine del prossimo gennaio. Una iniziativa fondamentale per salvare vite e progettare politiche organizzata via per via dall’Istat con una grossa novità. Per la prima volta, infatti, saranno coinvolte le 14 città metropolitane per mappare capillarmente gli invisibili. Dopo la conta delle persone in strada si terrà una settimana dopo una rilevazione a campione del 30% dei censiti.
Partner dell’Istat è la Fio.psd, la Federazione italiana organismi per le persone senza dimora, incaricata di effettuare la rilevazione sul campo. Il dato riguarderà solo i Comuni delle aree metropolitane italiane e alcune categorie di persone senza dimora, vale adire chi vive in strada o ricorre a strutture di accoglienza notturna o a vari tipi di dormitori, escludendo chi vive in camper o tende, case e strutture occupate o di housing first.
In una nota congiunta con la Fio.PSD, l’istituto nazionale di statistica ha reso noto che l’obiettivo della “fotografia notturna” è migliorare la conoscenza del fenomeno della grave emarginazione adulta, raccogliere dati utili e migliorare politiche e servizi dedicati alle persone che vivono in strada per aiutare il governo a una migliore programmazione dei servizi e all’utilizzo più efficace delle risorse, inclusi i fondi europei e nazionali dedicati alla lotta alla povertà estrema. La Fio.psd, avvierà a breve le chiamate pubbliche per il reclutamento delle volontarie e dei volontari, con particolare attenzione a chi ha già esperienza sul campo o vuole mettersi in gioco per la prima volta affiancando operatori formati.
«Questa rilevazione - spiega Michele Ferraris, responsabile comunicazione della Fio.psd, composta da enti pubblici e privati che aiutano gli homeless - fa parte del programma del censimento di Istat e per effettuarla organizzeremo una rete di rilevazione nazionale. Il censimento di gennaio sarà diviso in due fasi. In una prima notte si farà la conta visiva in strada e nelle strutture di accoglienza notturna e di emergenza. Dopo una settimana si tornerà a fare interviste campionarie al 30% di queste persone per approfondire la tematica». Come sarà composta la rete? «Da operatori metropolitani - prosegue Ferraris - presenti in ogni città, in alcune più di uno. Poi da 200 responsabili di area e 8-10.000 volontari che in squadre di 2-3 persone cui sarà assegnata una piccola area nella propria città percorrerà a piedi con i mezzi. Ogni via dovrebbe essere percorsa in una fascia serale omogenea».
È la prima volta che viene effettuata una conta così capillare in 14 città italiane. Le esperienze precedenti sono state la conta “Raccontami”, organizzata dal comune di Milano, poi l’esperienza simile di Roma e quella della conta europea, la più simile alla iniziativa Istat, che si tiene in 15 città europee e che verrà ripetuta a Catania e Brescia nei prossimi mesi autunnali.
I dati dell’ultima indagine Istat sui senza dimora in Italia del 2014, anche quella coordinata dalla Fio.PSD avevano portato a una stima di 55 mila persone senza dimora. E oggi cosa ci si aspetta?
«Un numero probabilmente superiore - risponde Ferraris -. La stima del 2014 era stata stima fatta su 150 comuni e 5 mila interviste nei dormitori e nelle mense. Ma erano appunto stime e e intervistando le persone si capiva dove avevano passato l’ultima settimana, l’ultimo mese e poi si arrivava a determinare le cifre di 51 mila persone ospiti nei dormitori e nelle mense più circa 5 mila stimati in strada. Ma sono cifre non paragonabili alla realtà odierna, perché in questi anni è cambiata molto la società e questa indagine, che è pur molto importante, si focalizza su specifici gruppi di popolazione homeless, vale a dire le persone che sono in strada o in sistemazione di fortuna e in strutture di accoglienza notturna». I dati di chi vive in tende , campeggi, rifugi occupati sono comunque noti alle strutture della Fio.psd che potranno poi integrarli.
Intanto la Federazione rende noti dati di un altro anno che si prospetta drammatico per i decessi degli invisibili. Nei primi sette mesi del 2025 i decessi sono stati infatti 234, contro i 434 di tutto il 2024. Particolarmente difficile questo periodo estivo per le persone che vivono in strada se non hanno trovato rifugio per difendersi dalle onde di calore. L’anno prossimo ci saranno mappe più chiare degli invisibili almeno nelle città più grandi.
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