ago 26

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PARROCCHIA DEL DUOMO

VOGHERA

-ORATORIO DEI PADRI CANOSSIANI-

COME SALVARLO ??

- Perchè i Padri Canossiani lasciano Voghera ??

- Perchè la Parrocchia del Duomo non ha assistenti ??

attendiamo opinioni in merito

ago 25

notizie dal TOUR

 

All’alba del 5 agosto partenza dei partecipanti MCL per la gita in Francia.

Il viaggio si svolge in pullman e per buona parte sotto la pioggia ma, all’arrivo ad ORLEANS il sole fa capolino tra le nuvole.

Il secondo giorno visitiamo la bella città di ORLEANS, città di Giovanna d’Arco e poi via per i castelli della Valle della Loira: BLOIS, CHENONCEAUX, CHAMBORD, AMBOIS, molto belli ma spogli di arredi e comunque magnificamente illustrati dalla guida Concetta.

Siamo in Bretagna ed il viaggio prosegue per CHARTRES dove facciamo sosta per ammirare la splendida cattedrale gotica e successivamente proseguire per RENNES.

Il quarto giorno si giunge a S. MALO molto bella, poi MONT S. MICHEL, sempre affollata di turisti in ammirazione del va e vieni delle maree. Alla sera tappa a CAEN.

Alla mattina, vispi e svegli, partiamo per le spiagge della Normandia dove nel 1944 è avvenuto lo sbarco degli alleati della II guerra mondiale.

Arriviamo così nella cittadina di ARROMANCHES dove si trova un museo dedicato allo sbarco. Sul mare si vedono ancora oggi i resti di quello che era stato un porto creato appositamente per le operazioni dello sbarco.

Alla sera giungiamo a PARIGI, dove ci fermeremo per due giorni.

La città si presenta un poco svuotata, in quanto i parigini sono in ferie ed è per noi motivo di viverla meglio, specialmente quando il LUCIO si intrufola con il pullman in tutte le vie e ci porta a vedere i principali monumenti.

Con Penelope, la guida parigina, giriamo in lungo e in largo per la città: la salita alla Torre EIFFEL; la navigazione in BATEAU MOUCHES; i Campi Elisi; l’Arco di Trionfo; il Teatro dell’Opera: il Moulin Rouge; il Lido e la Ville Lumiere in tutta la sua bellezza.

Il tempo “ha tenuto” per tutta la permanenza in suolo francese. Solo l’ultimo giorno, quello del ritorno, si è un poco imbronciato e il viaggio di rientro, come nell’andata, lo facciamo sotto la pioggia.

La sera del 12 agosto la “banda MCL” sbarca a Voghera, soddisfatta del buon esito del TOUR in FRANCIA.

                                                                                                          Mario

ago 25

Meditazione del giorno : Beato Charles de Foucauld
Seguire Cristo servitore all’ultimo posto

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 14,1.7-14.

Un sabato era entrato in casa di uno dei capi dei farisei per pranzare e la gente stava ad osservarlo.
vangelo-29ago10Osservando poi come gli invitati sceglievano i primi posti, disse loro una parabola:
«Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più ragguardevole di te e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: Cedigli il posto! Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto.
Invece quando sei invitato, và a metterti all’ultimo posto, perché venendo colui che ti ha invitato ti dica: Amico, passa più avanti. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali.
Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».
Disse poi a colui che l’aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i ricchi vicini, perché anch’essi non ti invitino a loro volta e tu abbia il contraccambio.
Al contrario, quando dài un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».

Spunti di riflessione:

  • quando nella vita quotidiana partecipi a qualsiasi attività “corri per vincere o per arrivare primo” ??
  • essere o apparire: conta di più agire in silenzio per il bene comune o prendere i primi posti e far finta di farlo ??
ago 20

Meditazione del giorno : Concilio Vaticano II
« Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel Regno di Dio »

“ CORRIAMO TUTTI IL RISCHIO DELL’INDIVIDUAISMO E DELL’EGOISMO. ATTEGGIAMENTI GRAVI E DANNOSI QUANDO REALIZZATI DA COLORO DAI QUALI INVECE CI SI ATTENDEREBBE UN CONTRIBUTO DECISIVO ALLA COSTRUZIONE DEL BENE COMUNE: PENSO ALLA POLITICA, SINDACATO, IMPRESA ECONOMICA, SERVIZIO PUBBLICO O, ADDIRITTURA,AD ALCUNI MODI DI VIVERE L’ESPERIENZA ECCLESIALE”.

Card. Dionigi Tettamanzi

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 13,22-30.

vangelo-22ago102Passava per città e villaggi, insegnando, mentre camminava verso Gerusalemme.
Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Rispose: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno.
Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: Signore, aprici. Ma egli vi risponderà: Non vi conosco, non so di dove siete.
Allora comincerete a dire: Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze.
Ma egli dichiarerà: Vi dico che non so di dove siete. Allontanatevi da me voi tutti operatori d’iniquità!
Là ci sarà pianto e stridore di denti quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio e voi cacciati fuori.
Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio.
Ed ecco, ci sono alcuni tra gli ultimi che saranno primi e alcuni tra i primi che saranno ultimi».

RIFLESSIONI:

  • Noi che oggi siamo pieni di tutte le cose del mondo: mangiare, bere, sesso, droga, sete di potere, piaceri vari, riusciremo a far aprire la porta del Regno di Dio che è molto stretta ?
ago 11

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ago 11

Meditazione del giorno : San Nicola Cabasilas
« Il frutto più eccelso della redenzione » (Vaticano II ; SC 103)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 1,39-56.

In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda.
a22-pag11311Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta.
Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!
A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?
Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo.
E beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore».
Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e Santo è il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi.
Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre».
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

Riflessioni

  • Il Signore ci richiede ogni giorno un atto di accettazione della vita e degli altri uomini. Ne siamo ancora capaci?
  • Il bambino , nel grembo della madre, è già partecipe delle gioie e dei problemi dei genitori.

aspettiamo Vostri commenti, anche in forma anonima

 

ago 05

Meditazione del giorno : San Serafino di Sarov
« Vegliate e pregate in ogni tempo » (Lc 21,36)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 12,32-48.8ago2010Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il suo regno.
Vendete ciò che avete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro inesauribile nei cieli, dove i ladri non arrivano e la tignola non consuma.
Perché dove è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore.
Siate pronti, con la cintura ai fianchi e le lucerne accese;
siate simili a coloro che aspettano il padrone quando torna dalle nozze, per aprirgli subito, appena arriva e bussa.
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità vi dico, si cingerà le sue vesti, li farà mettere a tavola e passerà a servirli.
E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro!
Sappiate bene questo: se il padrone di casa sapesse a che ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa.
Anche voi tenetevi pronti, perché il Figlio dell’uomo verrà nell’ora che non pensate».
Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?».
Il Signore rispose: «Qual è dunque l’amministratore fedele e saggio, che il Signore porrà a capo della sua servitù, per distribuire a tempo debito la razione di cibo?
Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà al suo lavoro.
In verità vi dico, lo metterà a capo di tutti i suoi averi.
Ma se quel servo dicesse in cuor suo: Il padrone tarda a venire, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà nel giorno in cui meno se l’aspetta e in un’ora che non sa, e lo punirà con rigore assegnandogli il posto fra gli infedeli.
Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche.                                                              
 A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più.

Riflessioni

-     I beni terreni sono un mezzo per aiutare il prossimo ?

-     Più il nostro cuore sarà generoso verso gli altri, più avremo grande riconoscenza in cielo.

aspettiamo vostre considerazioni in merito

 

ago 05

pdv-ago10

«E beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore» (Lc 1,45)

Questa Parola fa parte di un avvenimento semplice e altissimo al tempo stesso: è l’incontro fra due gestanti, fra due madri, la cui simbiosi spirituale e fisica con i loro figli è totale. Sono esse la loro bocca, i loro sentimenti. Quando parla Maria, il bambino di Elisabetta fa un balzo di gioia nel suo ventre. Quando parla Elisabetta sembra che le parole le siano messe sulle labbra dal Precursore. Ma mentre le prime parole del suo inno di lode a Maria sono rivolte personalmente alla madre del Signore, le ultime sono dette in terza persona: “Beata colei che ha creduto!”.
Così la sua “affermazione acquista carattere di verità universale: la beatitudine vale per tutti i credenti, concerne coloro che accolgono la Parola di Dio e la mettono in pratica e che trovano in Maria il modello ideale”.

“E beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore”.

È la prima beatitudine del Vangelo che riguarda Maria, ma anche tutti coloro che la vogliono seguire e imitare.
C’è uno stretto legame, in Maria, tra fede e maternità, come frutto dell’ascolto della Parola. E Luca qui ci suggerisce qualcosa che riguarda anche noi. Più avanti nel suo Vangelo Gesù dice: “Mia madre e i miei fratelli sono coloro che ascoltano la Parola di Dio e la mettono in pratica”.
Anticipando quasi queste parole, Elisabetta, mossa dallo Spirito Santo, ci annuncia che ogni discepolo può diventare “madre” del Signore. La condizione è che creda alla Parola di Dio e che la viva.

“E
beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore”.

Maria, dopo Gesù, è colei che meglio e più perfettamente ha saputo dire “sì” a Dio. È soprattutto questa la sua Santità e la sua grandezza. E se Gesù è il Verbo, la Parola incarnata, Maria, per la sua fede nella Parola è la Parola vissuta, ma creatura come noi, uguale a noi.
Il ruolo di Maria come madre di Dio è eccelso e grandioso. Ma Dio non chiama solo la Vergine a generare Cristo in sé. Seppure in altro modo, ogni cristiano ha un simile compito: quello di incarnare Cristo fino a ripetere, come San Paolo: “Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me!”.
Ma come attuare ciò?
Con l’atteggiamento di Maria verso la Parola di Dio e cioè di totale disponibilità. Credere dunque, con Maria, che si realizzeranno tutte le promesse contenute nella Parola di Gesù e affrontare, come Maria, se occorre, il rischio dell’assurdo che alle volte la sua Parola comporta.
Grandi e piccole cose, ma sempre meravigliose, accadono a chi crede nella Parola. Si potrebbero riempire dei libri con i fatti che lo provano.
Chi può dimenticare quando, in piena guerra, credendo alle parole di Gesù, “chiedete e vi sarà dato”, abbiamo chiesto tutto quello di cui tanti poveri in città avevano bisogno e vedevamo arrivare sacchi di farina, scatole di latte, di marmellata, legna, vestiario?
Anche oggi accadono le stesse cose. “Date e vi sarà dato”, e i magazzini della carità sono sempre pieni, essendo regolarmente svuotati.
Ma ciò che colpisce di più è come le parole di Gesù sono vere sempre e dovunque. E l’aiuto di Dio arriva puntuale anche in circostanze impossibili, e nei punti più isolati della terra, come è accaduto poco tempo fa ad una madre che vive in grande povertà. Un giorno si è sentita spinta a dare i suoi ultimi soldi ad una persona più povera di lei. Credeva a quel “date e vi sarà dato” del Vangelo. E aveva una grande pace nell’animo. Poco dopo è arrivata la sua bambina più piccola e le ha mostrato un dono appena ricevuto da un anziano parente che, per caso, era passato di lì: nella sua manina c’erano i soldi moltiplicati.
Una “piccola” esperienza come questa ci spinge a credere nel Vangelo; e ciascuno di noi può provare quella gioia, quella beatitudine che viene dal vedere realizzate le promesse di Gesù.
Quando, nella vita di tutti i giorni, nella lettura delle Sacre Scritture ci incontreremo con la Parola di Dio, apriamo il nostro cuore all’ascolto, con la fede che ciò che Gesù ci chiede e promette si avvererà. Non tarderemo a scoprire, come Maria e come quella madre, che Egli mantiene le sue promesse.

Chiara Lubich

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