ott 29

Sito: www.cav-voghera.it

facebook: Cav vogherese

e-mail: cavvoghera@virgilio.it

CENTRO DI ACCOGLIENZA ALLA VITA VOGHERESE

Via Mentana, 43

27058 VOGHERA

Tel. cell. 349 4026282

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CHE COSA E’ IL CENTRO DI ACCOGLIENZA ALLA VITA?

E’ un servizio di volontariato a disposizione della donna che si trovi in difficoltà a causa di una maternità difficile.

CHI PUO’ RIVOLGERSI AL CENTRO DI ACCOGLIENZA ALLA VITA?

Ogni donna in una situazione difficile per la sua maternità

- la ragazza non sposata che attende un figlio

- la donna già madre che aspetta un altro bambino e ha bisogno di aiuto

Ogni donna che ha paura di un figlio, che non riesce ad accettarlo, che lo sente come un problema

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ott 28

MOVIMENTO CRISTIANO LAVORATORI

Circolo Giovanni XXIII

Piazza Duomo 70 - 27058 VOGHERA

 

 

Convocazione per il 4 novembre 2010  -  ore  21

RIUNIONE   MENSILE   DEL  GIOVEDI  

 

LA RIUNIONE E’ APERTA A TUTTI I SOCI

 

La serata è importante perché occorre predisporre alcune iniziative con il seguente ordine del giorno:

 1.        Comunicazioni del Presidente

2.        Partecipazione all’ annuale Convegno promosso dalla sede Provinciale MCL che si terrà a Montebello della Battaglia il giorno 13/11/2010

3.        Organizzazione per la Benedizione dei lavori di adeguamento bagno handicap e ascensore a Palazzo Beltrami per il giorno sabato 20/11/2010

4.        Stabilire data e orario per lo scambio di auguri di Natale

5.        IDEE E FUTURO discussione sul tema: ” IL DENARO: UN MEZZO OPPURE IL FINE DELLA VITA? 

 Il Presidente

  V. Frassone

 

 

ott 28
 

 

XXXI Domenica delle ferie del Tempo Ordinario - Anno C

Santo(i) del giorno : S. VOLFANGO di Ratisbona, Vescovo

 

 

 

 


Meditazione del giorno : Filosseno di Mabbug
Zaccheo scopre il vero bene

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 19,1-10.

20101031-vangelo-di-domenica-31-ottobre-zaccheoEntrato in Gerico, attraversava la città.
Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco,
cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura.
Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là.
Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua».
In fretta scese e lo accolse pieno di gioia.
Vedendo ciò, tutti mormoravano: «E’ andato ad alloggiare da un peccatore!».
Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto».
Gesù gli rispose: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch’egli è figlio di Abramo;
il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».

 

Riflessione:

Siamo ancora in grado di indignarci per la corruzione imperante, oppure anche noi cattolici seguiamo la corrente?Â

ott 21

Siamo alla ricerca di gomitoli di lana, anche usata, per confezionare indumenti per neonati assistiti dalla nostra Associazione.

Accettiamo volentieri anche indumenti confezionati.

Centri di raccolta inVoghera:

  • Centro Accoglienza alla Vita - Via Mentana 43 - nei giorni di martedi e sabato pomeriggio dalle ore 15.00 alle ore 17.00 

  •  Movimento Cristiano Lavoratori - Piazza Duomo 70 - nei giorni da martedì a domenica dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 15.30 alle ore 18.00.    

 Presso la sede  del Movimento Cristiano Lavoratori sono disponibili i locali per confezionare insieme la lana disponibile.          

ott 21

XXX Domenica delle ferie del Tempo Ordinario - Anno C


Meditazione del giorno : San [Padre] Pio di Pietrelcina
« Abbi pietà di me peccatore »

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 18,9-14.

 

20101024Disse ancora questa parabola per alcuni che presumevano di esser giusti e disprezzavano gli altri:
«Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano.
Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano.
Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo.
Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore.
Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell’altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato».

Riflessioni:

  • Come mai oggi noi Cattolici ci sentiamo migliori degli altri e ci esaltiamo? Allora in duemila anni non è cambiato niente?

  • Quante Persone umili vogliono ritrovare la possibilità di ritornare a sperare in Dio e nel suo immenso amore ed invece trovano Cattolici che li guardano e li considerano meno di niente? 

 

ott 14

“Amerai il prossimo tuo come te stesso” (Mt 22,39)

ottobre 2010

 

Questa Parola la si trova già nell’Antico Testamento (2). Per rispondere ad una domanda, Gesù si inserisce nella grande tradizione profetica e rabbinica che era alla ricerca del principio unificatore della Torah, e cioè dell’insegnamento di Dio contenuto nella Bibbia. Rabbi Hillel, un suo contemporaneo, aveva detto: “Non fare al prossimo tuo ciò che è odioso a te, questa è tutta la legge. Il resto è solo spiegazione” (3).
Per i maestri dell’ebraismo l’amore del prossimo deriva dall’amore a Dio che ha creato l’uomo a sua immagine e somiglianza, per cui non si può amare Dio senza amare la sua creatura: questo è il vero motivo dell’amore del prossimo, ed è “un grande e generale principio nella legge” (4).
Gesù ribadisce questo principio e aggiunge che il comando di amare il prossimo è
simile al primo e più grande comandamento, quello cioè di amare Dio con tutto il cuore, la mente e l’anima. Affermando una relazione di somiglianza fra i due comandamenti Gesù li salda definitivamente e così farà tutta la tradizione cristiana; come dirà lapidariamente l’apostolo Giovanni: “Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede” (5).

“Amerai il prossimo tuo come te stesso”

Prossimo – lo dice chiaramente tutto il Vangelo – è ogni essere umano, uomo o donna, amico o nemico, al quale si deve rispetto, considerazione, stima. L’amore del prossimo è universale e personale al tempo stesso. Abbraccia tutta l’umanità e si concreta in colui-che-ti-sta-vicino.
Ma chi può darci un cuore così grande, chi può suscitare in noi una tale benevolenza da farci sentire vicini – prossimi – anche coloro che sono più estranei a noi, da farci superare l’amore di sé, per vedere questo sé negli altri?  E’ un dono di Dio, anzi è lo stesso amore di Dio che “è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato” (6).
Non è quindi un amore comune, non una semplice amicizia, non la sola filantropia, ma quell’amore che è versato sin dal battesimo nei nostri cuori: quell’amore che è la vita di Dio stesso, della Trinità beata, al quale noi possiamo partecipare.
Dunque l’amore è tutto, ma per poterlo vivere bene occorre conoscere le sue qualità che emergono dal Vangelo e dalla Scrittura in genere e che ci sembra poter riassumere in alcuni aspetti fondamentali.
Per prima cosa Gesù, che è morto per tutti, amando tutti, ci insegna che il vero amore va indirizzato a tutti. Non come l’amore che viviamo noi tante volte, semplicemente umano, che ha un raggio ristretto: la famiglia, gli amici, i vicini… L’amore vero che Gesù vuole non ammette discriminazioni: non distingue tanto la persona simpatica dall’antipatica, non c’è per esso il bello, il brutto, il grande o il piccolo; per questo amore non c’è quello della mia patria o lo straniero, quello della mia Chiesa o di un’altra, della mia religione o di un’altra. Tutti ama quest’amore. E così dobbiamo fare noi: amare tutti.
L’amore vero, ancora, ama per primo, non aspetta di essere amato, come in genere è dell’amore umano: si ama chi ci ama. No, l’amore vero prende l’iniziativa, come ha fatto il Padre quando, essendo noi ancora peccatori, quindi non amanti, ha mandato il Figlio per salvarci.
Quindi: amare tutti e amare per primi.
E ancora: l’amore vero vede Gesù in ogni prossimo: “L’hai fatto a me” ci dirà Gesù al giudizio finale (7). E ciò vale per il bene che facciamo e anche per il male purtroppo.
L’amore vero ama l’amico e anche il nemico: gli fa del bene, prega per lui.
Gesù vuole anche che l’amore, che egli ha portato sulla terra, diventi reciproco: che l’uno ami l’altro e viceversa, sì da arrivare all’unità.
Tutte queste qualità dell’amore ci fanno capire e vivere meglio la parola di vita di questo mese.

“Amerai il prossimo tuo come te stesso”.

Sì, l’amore vero ama l’altro come se stesso. E ciò va preso alla lettera: occorre proprio vedere nell’altro un altro sé e fare all’altro quello che si farebbe a sé stessi. L’amore vero è quello che sa soffrire con chi soffre, godere con chi gode, portare i pesi altrui, che sa, come dice Paolo, farsi uno con la persona amata. E’ un amore, quindi, non solo di sentimento, o di belle parole, ma di fatti concreti.
Chi ha un altro credo religioso cerca pure di fare così per la cosiddetta “regola d’oro” che ritroviamo in tutte le religioni. Essa vuole che si faccia agli altri ciò che vorremmo fosse fatto a noi. Gandhi la spiega in modo molto semplice ed efficace: “Non posso farti del male senza ferirmi io stesso” (8).
Questo mese, dunque, deve essere un’occasione per rimettere a fuoco l’amore del prossimo, che ha così tanti volti: dal vicino di casa, alla compagna di scuola, dall’amico alla parente più stretta. Ma ha anche i volti di quell’umanità angosciata che la TV porta nelle nostre case dai luoghi di guerra e di catastrofi naturali. Una volta erano sconosciuti e lontani mille miglia. Ora sono divenuti anch’essi nostri prossimi.
L’amore ci suggerirà volta per volta cosa fare, e dilaterà a poco a poco il nostro cuore sulla misura di quello di Gesù.

 

Chiara Lubich

 

 

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ott 13

XXIX Domenica delle ferie del Tempo Ordinario - Anno C


Santo del giorno : S. IGNAZIO di Antiochia, Vescovo e martire (memoria)

 Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 18,1-8.

20101017-vangelo-di-domenica-17-ottobreDisse loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi:
«C’era in una città un giudice, che non temeva Dio e non aveva riguardo per nessuno.
In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: Fammi giustizia contro il mio avversario.
Per un certo tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: Anche se non temo Dio e non ho rispetto di nessuno,
poiché questa vedova è così molesta le farò giustizia, perché non venga continuamente a importunarmi».
E il Signore soggiunse: «Avete udito ciò che dice il giudice disonesto.
E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso di lui, e li farà a lungo aspettare?
Vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».

 

ott 07

Lunedì 11 ottobre 2010 alle ore 21.00

presso la sede dell’ MCL di Voghera - Piazza Duomo 70 - si riuniranno le Associazioni Parrocchiali e i Gruppi Ecclesiali Vogheresi per concordare le iniziative comunitarie da attuare nell’anno 2010-2011.

La Segreteria Organizzativa

ott 07

SINTESI DELL’INCONTRO DI GIOVEDI 7 OTTOBRE 2010 

Il tema “Accoglienza e Integrazione” è di grande attualità e sicuramente tutti i Cristiani Italiani devono attivarsi con maggior impegno onde evitare situazioni di ghettizzazione e di contrasto all’immigrazione. 

Dall’incontro sono emerse alcune necessità che di seguito elenchiamo:

- si ritiene opportuno che tutte le nazioni  più economicamente evolute approntino programmi di lavoro da attuare direttamente negli stati più poveri per consentire il giusto progresso di questi Paesi (evitando che siano uno strumento di speculazione)

- si ritiene non siano confacenti allo spirito cristiano i vari  divieti di ingresso agli extra comunitari (anche attraverso accordi con altre nazioni)  

- si ritiene che per le persone arrivate in Italia si debba assicurare una dignitosa assistenza e  facilitare la loro integrazione anche con l’insegnamento delle lingue e di un lavoro.

ott 07

img_37331Numerose sono le persone che sabato scorso, in Piazza Duomo a Voghera, hanno visitato gli stand allestiti dalle varie Associazioni di Volontariato.

La Consulta di dette associazioni ha dimostrato alla città quante sono le realtà di volontariato e quali sono le motivazioni che portano tanti loro concittadini a dedicarsi agli altri.

Il Movimento Cristiano Lavoratori ha partecipato a questo evento per sottolineare che l’associazione è rivolta alla Promozione Sociale e che intende farsi carico delle esigenze e dei problemi che i cittadini devono affrontare giorno dopo giorno, in particolare a difesa del lavoro e delle fasce più deboli.

La grande partecipazione e l’interesse dimostrato nel richiedere le più svariate informazioni ci confortano e ci stimolano a continuare.

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