mar 30

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 20,1-9.

Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand’era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro.
Corse allora epasqua3 andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Uscì allora Simon Pietro insieme all’altro discepolo, e si recarono al sepolcro.
Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro.
Chinatosi, vide le bende per terra, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò nel sepolcro e vide le bende per terra, e il sudario, che gli era stato posto sul capo, non per terra con le bende, ma piegato in un luogo a parte.
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette.
Non avevano infatti ancora compreso la Scrittura, che egli cioè doveva risuscitare dai morti.

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“Buona Pasqua” cosa vuol dire? Un buon fine settimana? Una festa della primavera? Una speranza di pace? a buon mercato e senza vere conseguenze.

Venendo al sodo: questi giorni di Quaresima preparano la Pasqua.

Non ci sarà una buona Pasqua senza una buona Quaresima: qualche impegno personale serio di preghiera, riflessione, impegno.

Le Messe domenicali guidano il cammino: quest’anno il tema della penitenza e del perdono. Gesù vince per noi la tentazione, fino alla croce e alla risurrezione; ci ammonisce “Chi crede di stare in piedi guardi di non cadere”; ci annuncia il perdono del Padre con la parabola del figliol prodigo e lo dona alla donna sorpresa in adulterio.

San Paolo proclama che il mistero della Chiesa è la riconciliazione.

Noi tutti siamo chiamati a concorrere alla realizzazione di quest’opera, estendendo a tutto e condividendo con tutti il perdono ricevuto, giudicando ogni cosa in base alla convergenza verso questo supremo scopo divino, la riconciliazione in Gesù, nostra pace

( ” Egli infatti è la nostra pace “, Ef 2,14 ).

Questi sono gli atteggiamenti che preparano una Buona Pasqua. Auguri.

Don Gianni

mar 26

1° Premio Biennale

Mons. BOVERI e Mons. COLOMBI

Racconto breve sul tema:

“Ama il prossimo tuo come te stesso”

                    Domenica 28 marzo 2010 - ore 16

                 Salone del Millenario

                                                 Piazza Duomo 70 - VOGHERA

mar 26

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 22,14-71.23,1-56.

domenica_delle_palme_bQuando fu l’ora, prese posto a tavola e gli apostoli con lui, e disse: «Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione, poiché vi dico: non la mangerò più, finché essa non si compia nel regno di Dio».

E preso un calice, rese grazie e disse: «Prendetelo e distribuitelo tra voi, poiché vi dico: da questo momento non berrò più del frutto della vite, finché non venga il regno di Dio». Continua a leggere

mar 21

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 8,1-11.
Gesù si avviò allora verso il monte degli Ulivi.
Ma all’alba si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi, li ammaestrava.
Allora gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e,  postala nel mezzo, gli dicono: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio.
Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?».
Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra.
E siccome insistevano nell’interrogarlo, alzò il capo e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei».
E chinatosi di nuovo, scriveva per terra.
Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi. Rimase solo Gesù con la donna là in mezzo.
Alzatosi allora Gesù le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?».
Ed essa rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù le disse: «Neanch’io ti condanno; và e d’ora in poi non peccare più».

mar 03

Vangelo

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 13,1-9.
In quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferirgli circa quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva mescolato con quello dei loro sacrifici.
Prendendo la parola, Gesù rispose: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte?
No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.
O quei diciotto, sopra i quali rovinò la torre di Sìloe e li uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme?
No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».

Disse anche questa parabola: «Un tale aveva un fico piantato nella vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò.
Allora disse al vignaiolo: Ecco, son tre anni che vengo a cercare frutti su questo fico, ma non ne trovo. Taglialo. Perché deve sfruttare il terreno?
Ma quegli rispose: Padrone, lascialo ancora quest’anno finché io gli zappi attorno e vi metta il concime
e vedremo se porterà frutto per l’avvenire; se no, lo taglierai».

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