Meditazione del giorno : Santa Teresa Benedetta della Croce [Edith Stein]
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Tour 10/13 giugno 2010, ORVIETO - ROMA
L’amico Umberto Marinoni, partecipante del tour, ci scrive un commento sul viaggio Orvieto - Roma
ROMA – “CAPUT MUNDI”. Punto di convergenza di tutte le culture e di tutte le lingue del mondo.
Più che di un commento sarebbe meglio parlare di “emozioni”.
Tutti noi siamo già stati in queste due città, ma torniamo sempre volentieri perché ogni volta troviamo sensazioni nuove.
Come quelle provate, per esempio, di fronte al magnifico Duomo di Orvieto con tutta la Sacra Scrittura in immagini per un popolo che non leggeva e non scriveva.
Oppure davanti alle imponenti vestigia di Roma imperiale e la maestà delle sue Basiliche, in particolare quella di San Pietro.
La commozione sulla tomba di Giovanni XXIII, e di Giovanni Paolo II.
Come dimenticare la pace e la serenità dell’Hotel Del Divino Amore, sulla Via Ardeatina – fuori Roma – che ci ospitò durante il soggiorno (un po’ meno l’arrivo alle ore 4,30 del mattino, della processione diretta al Santuario Nuovo e proveniente da Roma).
Ricordiamo il grande traffico a volte anche caotico che i romani accettano, anche con spirito e qualche colorita espressione dialettale.
Le auto blu dei ministeri che transitano scortati dalla Polizia con sirena incuranti del traffico caotico.
L’atmosfera gaia e festaiola della gioventù trasteverina. Il cantante che si guadagna da vivere improvvisando, a modo suo, le canzoni romane e napoletane, accompagnandosi con la sua chitarra.
Infine, come ciliegina sulla torta, la visita alla “Casa degli Italiani” (come il nostro Presidente definì il Quirinale), che fu interessantissima sotto tutti i punti di vista, per i tesori in esso contenuti, Corazzieri compresi.
Non c’è stato, da parte del Presidente (occupatissimo quel giorno), l’invito a pranzo o a cena. Ma siamo stati ugualmenti contenti.
Tornando a casa e ripensando a tutte queste cose, tutto sommato, Roma non è poi così lontana.
Meditazione del giorno : Catechismo della Chiesa cattolica
« Prenda la sua croce ogni giorno e mi segua »
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 9,18-24.
Un giorno, mentre Gesù si trovava in un luogo appartato a pregare e i discepoli erano con lui, pose loro questa domanda: “Chi sono io secondo la gente?”.
Essi risposero: “Per alcuni Giovanni il Battista, per altri Elia, per altri uno degli antichi profeti che è risorto”.
Allora domandò: “Ma voi chi dite che io sia?». Pietro, prendendo la parola, rispose: «Il Cristo di Dio».
Egli allora ordinò loro severamente di non riferirlo a nessuno”.
«Il Figlio dell’uomo, disse, deve soffrire molto, essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, esser messo a morte e risorgere il terzo giorno”.
Poi, a tutti, diceva: “Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per me, la salverà”
Meditazione del giorno : Sant’Ambrogio
« La tua fede ti ha salvata; va in pace »
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 7,36-50.8,1-3.
In quel tempo, uno dei farisei invitò Gesù a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola.
Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, venne con un vasetto di olio profumato; e fermatasi dietro si rannicchiò piangendo ai piedi di lui e cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato.
A quella vista il fariseo che l’aveva invitato pensò tra sé. «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi e che specie di donna è colei che lo tocca: è una peccatrice».
Gesù allora gli disse: «Simone, ho una cosa da dirti». Ed egli: «Maestro, dì pure».
«Un creditore aveva due debitori: l’uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta.
Non avendo essi da restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi dunque di loro lo amerà di più?».
Simone rispose: «Suppongo quello a cui ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene».
E volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato nella tua casa e tu non m’hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli.
Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi.
Tu non mi hai cosparso il capo di olio profumato, ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi.
Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato. Invece quello a cui si perdona poco, ama poco».
Poi disse a lei: «Ti sono perdonati i tuoi peccati».
Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è quest’uomo che perdona anche i peccati?».
Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; và in pace!».
In seguito egli se ne andava per le città e i villaggi, predicando e annunziando la buona novella del regno di Dio.
C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria di Màgdala, dalla quale erano usciti sette demòni, Giovanna, moglie di Cusa, amministratore di Erode, Susanna e molte altre, che li assistevano con i loro beni.
Meditazione del giorno : San Tommaso d’Aquino
« Ecco il pane degli angeli, pane dei pellegrini, vero pane dei figli» (Sequenza della festa)
In quel tempo, Gesù prese a parlare alle folle del regno di Dio e a guarire quanti avevan bisogno di cure.
Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla, perché vada nei villaggi e nelle campagne dintorno per alloggiare e trovar cibo, poiché qui siamo in una zona deserta».
Gesù disse loro: «Dategli voi stessi da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente».
C’erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai discepoli: «Fateli sedere per gruppi di cinquanta».
Così fecero e li invitarono a sedersi tutti quanti.
Allora egli prese i cinque pani e i due pesci e, levati gli occhi al cielo, li benedisse, li spezzò e li diede ai discepoli perché li distribuissero alla folla.
Tutti mangiarono e si saziarono e delle parti loro avanzate furono portate via dodici ceste.
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