mag 27

20140527-trento-citta-della-pace

“Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28,20).

L’evangelista Matteo inizia il Vangelo ricordando che quel Gesù, di cui sta per narrare la storia, è il Dio-con-noi, l’Emmanuele (cf Mt 1,23), e lo conclude riportando le parole citate, con le quali Gesù promette che rimarrà sempre con noi, anche dopo essere tornato al Cielo. Fino alla fine del mondo sarà il Dio-con-noi.
Gesù rivolge queste parole ai discepoli dopo aver affidato loro il compito di andare nel mondo intero a portare il suo messaggio. Era ben consapevole che li mandava come pecore in mezzo ai lupi e che avrebbero subìto contrarietà e persecuzioni (cf Mt 10,16-22). Per questo non voleva lasciarli soli nella loro missione. Così, proprio nel momento in cui se ne va, promette di rimanere! Non lo vedranno più con i loro occhi, non sentiranno più la sua voce, non potranno più toccarlo, ma lui sarà presente in mezzo a loro, come prima, anzi più di prima. Se, infatti, fino ad allora la sua presenza era localizzata in un luogo ben preciso, a Cafarnao, o sul lago, o sul monte, o a Gerusalemme, d’ora in poi egli sarà là dovunque sono i suoi discepoli. Continua a leggere

apr 30

20140430-chiara-lubich

“… in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio” (2 Cor 5,20)

È l’esortazione di Paolo ai Corinzi che segue il grande annuncio, cuore di tutto il Vangelo: Dio ha riconciliato il mondo a sé per mezzo di Cristo (cf 2 Cor 5,19).
Sulla croce, nella morte del suo Figlio, Dio ci ha dato la prova suprema del suo amore. Per mezzo della croce di Cristo, Egli ci ha riconciliati con sé.
Questa verità fondamentale della nostra fede ha oggi tutta la sua attualità. E’ la rivelazione che tutta l’umanità attende: sì, Dio è vicino con il suo amore a tutti e ama appassionatamente ciascuno. Il nostro mondo ha bisogno di questo annuncio, ma lo possiamo fare se prima lo annunciamo e lo riannunciamo a noi stessi, sì da sentirci circondati da questo amore, anche quando tutto farebbe pensare il contrario. Continua a leggere

apr 03

20140403-chiara-lubich

Da www.focolare.org del 2 aprile 2014

“Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri” (Gv 13,34).

Vorrai sapere quando Gesù ha detto queste parole. Ecco, egli parla così prima che inizi la sua passione. Pronuncia infatti allora un discorso d’addio che costituisce il suo testamento, di cui queste parole fanno parte.
Pensa quindi quanto sono importanti!
Se quello che dice un padre prima di morire, non si dimentica più, che sarà delle parole d’un Dio?
Prendile allora molto sul serio e cerchiamo insieme di capirle profondamente. Continua a leggere

mar 07

20140311-comandamenti1“Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore” (Gv 15,10). Continua a leggere

feb 03

20140205-chiara_athenagoras

 

Beati i puri di cuore perchè vedranno Dio

gen 05

20140102-veduta

 

“Cristo, unico fondamento della Chiesa” (cf 1 Cor 3,11)

Era l’anno 50 quando Paolo arrivò a Corinto, la grande città della Grecia famosa per l’importante porto commerciale e vivace per le sue molteplici correnti di pensiero. Per 18 mesi l’apostolo vi annunciò il Vangelo e pose le basi di una fiorente comunità cristiana. Altri dopo di lui continuarono l’opera di evangelizzazione. Continua a leggere

dic 01

20131201-chiara-lubich

da www.focolare.org (cliccare sotto per leggere tutto)

Parola di Vita - Dicembre 2013

ott 30

20131031-parola-di-vita-novembre

«Siate benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo» (Ef 4, 32).

Concreto ed essenziale questo programma di vita. Basterebbe da solo a creare una società diversa, più fraterna, più solidale. Esso è tratto da un ampio progetto proposto ai cristiani dell’Asia Minore.

In quelle comunità si è raggiunta la “pace” tra Giudei e Gentili, i due popoli rappresentanti dell’umanità fino ad allora divisi. Continua a leggere

ott 10

20130506-focolari«Non abbiate alcun debito con nessuno, se non quello di un amore vicendevole; perché chi ama il suo simile ha adempiuto la legge» (Rm 13,8)

Nei versetti precedenti (Rm 13, 1-7) san Paolo aveva parlato del debito che noi abbiamo verso l’autorità civile (ubbidienza, rispetto, pagamento delle imposte, ecc.) sottolineando che anche l’assolvimento di questo debito deve essere animato dall’amore. Comunque, si tratta di un debito facilmente comprensibile, anche perché, in caso di inadempienza, si incorrerebbe nelle sanzioni previste dalla legge. Continua a leggere

set 01

20130901-chiara-lubich

Non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità» (1 Gv 3,18).

È san Giovanni che scrive. Egli mette in guardia le sue comunità contro certuni, i quali a parole esaltavano la fede in Gesù, ma a questa fede non facevano seguire le opere. Anzi, queste ultime venivano considerate inutili o superflue, come se Gesù avesse già fatto tutto. La loro era così una fede vuota e sterile, perché lasciava mancare all’opera di Gesù l’apporto indispensabile che egli chiede a ciascuno di noi. Continua a leggere

Pagelines | Design