L’appello per la pace ha 12mila nomi. Quelli dei bimbi morti in guerra
Chiara Pazzaglia, Bologna mercoledì 13 agosto 2025 - Da www.avvenire.it
Verranno letti il 14 agosto a Monte Sole, luogo simbolo dell’eccidio nazista. Sono nomi di palestinesi e israeliani. La maratona di preghiera con il cardinale Zuppi inizierà alle 15 e durerà ore
Dodicimila nomi di bambini morti dal 7 ottobre 2023 ad oggi in Israele e a Gaza, saranno letti - senza distinzione tra israeliani e palestinesi - durante una lunga maratona di preghiera, a partire dalle 15 di domani, presso i ruderi della chiesa di Santa Maria Assunta di Casaglia a Monte Sole, in provincia di Bologna, per iniziativa dell’arcivescovo, il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei, e dei monaci “dossettiani” della Piccola Famiglia dell’Annunziata. I dati Unicef parlano di 18mila piccole vittime e altrettanti feriti: Bologna, in questi due anni, ne ha accolti diverse decine nei propri ospedali, perché potessero curarsi e trovare conforto. Ma per chi ha perso la vita, l’unico gesto possibile è elencarli chiamandoli per nome, offrendo a loro e alle famiglie almeno il ricordo di un’identità. Il cardinale Zuppi non è nuovo a queste iniziative: ogni anno, con la Comunità di Sant’Egidio, Caritas, Comunità Papa Giovanni XXIII, Acli e altre associazioni guida la preghiera “Morire di speranza”, dedicata a chi muore in mare cercando una vita migliore. Anche in quell’occasione vengono letti i nomi delle vittime, per restituire loro dignità. La stessa cosa verrà fatta domani in un luogo simbolico del bolognese e della storia nazionale.
È un po’ stupito Paolo Barabino, superiore del ramo maschile della Piccola Famiglia dell’Annunziata, che ha organizzato l’iniziativa con il cardinale pensandola come momento di preghiera pubblica, senza però aspettarsi l’eco mediatica e le numerose richieste di partecipazione che stanno giungendo in queste ore. «Non è propriamente un’idea originale - racconta - perché anche in altre città è stata realizzata».
I nomi delle vittime tra zero e dodici anni sono stati presi da elenchi ufficiali: «Le vittime israeliane sono 16, identificate grazie a un documento testuale fornito dal governo, con foto e storie. Le vittime palestinesi sono circa 12mila, contenute in un elenco con età, nomi in arabo e traslitterati. Questo è stato fornito dal ministero della salute di Gaza e riportato dal Washington Post in ordine di età» racconta il monaco. Considerando anche i minori tra i 12 e i 17 anni, i nomi salgono a 18mila. Sono stati uccisi nei loro letti, o mentre giocavano, al ritmo di uno all’ora. Per compilare l’elenco, il ministero della salute di Gaza ha utilizzato registri ospedalieri, degli obitori, testimonianze di familiari e fonti giornalistiche verificate. Ma, con l’avanzare del conflitto, identificare i morti è diventato sempre più difficile, a causa del collasso del sistema sanitario.
La scelta del luogo della lettura è altamente simbolica. Tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944 le colline di Monte Sole, nell’Appennino bolognese, furono teatro di uno dei più atroci eccidi compiuti dalle truppe naziste in Italia: circa 770 civili furono vittime di una brutale operazione di rastrellamento. Nella frazione di Casaglia, dove si terrà la lettura che durerà fino a tarda sera, gli abitanti cercarono rifugio nella chiesa di Santa Maria Assunta, di cui il 15 ricorre la festa, affidandosi alla preghiera. Ma l’arrivo dei soldati tedeschi trasformò quel luogo sacro in un teatro di morte: il parroco, don Ubaldo Marchioni, fu ucciso con una raffica di mitra insieme a tre anziani. Poco dopo, nel vicino cimitero, 197 persone, tra cui 52 bambini, furono massacrate. La violenza si estese alle frazioni vicine: dei 770 civili uccisi, circa un terzo erano bambini e diversi tra sacerdoti e suore subirono la stessa sorte, tra cui don Giovanni Fornasini, oggi beato, il cui corpo fu ritrovato mesi dopo, decapitato, sotto la neve. La brutalità dell’eccidio raggiunse livelli disumani: alcuni bambini furono gettati vivi tra le fiamme, altri decapitati mentre erano ancora in braccio alle madri. Monte Sole rimane un simbolo del dolore e della resistenza civile contro la barbarie della guerra e Giuseppe Dossetti non ha mai tralasciato di ricordare come i bambini siano sempre le vittime più innocenti di tutte le guerre.
Ma la preghiera e la lettura guidate da Zuppi vogliono essere anche un segno di speranza e un appello a «fermare la devastazione della guerra nella Striscia di Gaza. Vogliamo ricordarne i nomi uno per uno, per onorare ognuno di loro e strapparlo all’anonimato. Nessuno è un numero. Ogni persona ha un nome, la sua identità. Tutti hanno pari dignità. Per la Terra Santa come tra Russia e Ucraina l’unica via davvero percorribile è mettersi attorno a un tavolo per giungere il prima possibile a un cessate il fuoco».
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