Papa Leone XIV
mag 11

Ecco perché si celebra la seconda domenica di maggio

Da www.avvenire.it - domenica 11 maggio 2025

La ricorrenza risale all’epoca greco-romana. Come la conosciamo è stata introdotta negli Stati Uniti e fine ‘800. In Italia arriva nel 1933

L’11 maggio è la Festa della mamma, ricorrenza che si celebra sempre nella seconda domenica di maggio: è il mese che la religione cattolica dedica alla Madonna, madre di tutte le madri, ma anche il mese della primavera e dell’esplosione dei fiori da regalare alle mamme. La storia di questa ricorrenza. ricorda Focus, è lunga e affascinante perché risale addirittura al mondo greco-romano: allora si festeggiavano le mamme durante le feste legate alle divinità femminili nelle quali si celebrava la fertilità. Una storia che si conclude, almeno in Italia, nel Dopoguerra, quando finalmente perse il carattere propagandistico assunto del regime fascista che considerava importanti soltanto le donne prolifiche, meglio se di figli maschi. E che contribuì alla nascita del mito della mamma italiana e del termine “mammismo”: lo usò per la prima volta Corrado Alvaro nel 1952. Da allora, gli italiani sono famosi nel mondo anche per questo.

Festeggiare la fertilità e la maternità, dicevamo, era già in uso tra i Greci e i Romani, ma in epoca medioevale e rinascimentale rimasero quelle religiose, legate alla maternità della Madonna: “Madre di Dio”, Theotokos, è il titolo attribuito ufficialmente a Maria nel V secolo, esattamente nel Concilio di Efeso del 431, ma affermatosi nella devozione del popolo cristiano già a partire dal III secolo. La festa di Maria, madre di Dio, era in un certo senso la festa di tutte le mamme, anche se loro non erano affatto festeggiate. La Festa della Mamma (e non la festa delle mamme) come la intendiamo ai giorni nostri fu introdotta soltanto tra l’800 e il ‘900 in due momenti diversi. Il primo risale agli Anni ‘60 e ‘70 dell’800 ed è merito di una pacifista americana, Ann Reeves Jarvis e di sua figlia Anna. Al termine della Guerra civile americana, Jarvis aveva promosso una serie di feste per le mamma per favorire l’amicizia tra le madri di Nordisti e Sudisti. Si trattava soprattutto di picnic e di altri incontri conviviali.

Sempre in quel periodo, nel 1870, la poetessa americana Julia Ward Howe scrisse la Mother’s day proclamation, nella quale esortava le donne e le madri ad assumere un ruolo attivo nel processo di pacificazione tra gli Stati americani.

Il secondo momento risale ai primi anni del ‘900: Anna Jarvis, figlia di Ann Reeves Jarvis, raccoglie il testimone della madre e inizia a organizzare numerosi eventi dedicati alle madri, con sempre maggiore seguito, finché il presidente americano Woodrow Wilson ufficializzò la festa nel 1914. Fu proprio il presidente Wilson a stabilire che la festa venisse celebrata la seconda domenica di maggio (visto che in quel periodo dell’anno era morta Ann Jarvis), data che venne poi adottata da molti altri Paesi. La Festa della Mamma arriva in Italia soltanto nel 1933, durante il fascismo, quando il 24 dicembre viene celebrata la “Giornata della madre e del fanciullo”. Da quel momento, ogni vigilia di Natale, le mamme vengono festeggiate per motivi propagandistici: erano l’espressione della politica natalista del regime fascista e in tale occasione venivano premiate quelle più prolifiche. Soltanto nel dopoguerra, anche in Italia, la Festa della mamma ha assunto un carattere meno propagandistico. E nella seconda metà degli Anni ‘50 del ‘900 iniziarono a diffondersi due feste della mamma: una organizzata dal parroco di una frazione di Assisi per motivi religiosi, per celebrare la maternità nel suo valore cristiano; l’altra in Liguria, per motivi commerciali, promossa dai fiorai.

Entrambe erano festeggiate a maggio, mese dedicato alla Madonna per i primi, e periodo ricco di fiori per i secondi. Dal 1959 la festa prese piede e si è celebrata per vari anni l’8 maggio, per poi passare alla seconda domenica di maggio.

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