lug 14

00000549.jpgwww.corriere.it del 14 luglio 2012 | 9:50


Che cosa fare con i Btp?

Dopo il declassamento come orientarsi tra scadenze e rendimenti

La bocciatura di Moody’s, che ha consegnato all’Italia una pagella peggiore di quella assegnataci da S&P qualche mese fa, non ha avuto grandi effetti sui rendimenti dei nostri titoli di Stato. E’ passato esattamente un anno dall’inizio del processo che ha portato la crisi del debito europeo al centro del dibattito internazionale e delle preoccupazioni delle famiglie italiane, che si misurano con difficoltà sempre maggiori sul fronte dell’economia reale e su quello della gestione dei risparmi, spesso messi a repentaglio dagli effetti collaterali della crisi. Continua a leggere

lug 14

20120712-armamentiwww.avvenire.it del 13 luglio 2012

Il direttore risponde

Tagli, armamenti e via della pace

Caro direttore,

vorrei fare una proposta per contribuire a uscire dalla crisi economica, o almeno alleviarla sensibilmente. Ci hanno già rubato la felicità: ora le prospettive rischiano di diventare di lotta per la sopravvivenza (più ancora che una presa di coscienza del deteriorarsi esponenziale della qualità della vita…). Che fare? Continua a leggere

lug 14

20120712-scuolada www.avvenire.it del 12 luglio 2012

Bocciati, normalità colpa o ingiustizia? Questione aperta

È più una colpa personale della quale è giusto dover rispondere o un’ingiustizia dovuta a una serie di concause per le quali gli studenti diventano vittime? Insomma, bocciare a scuola è sempre legittimo o può essere una decisione sbagliata che rischia di “allontanare” i ragazzi? E gli studente che non si impegnano e che raccolgono soltanto insufficienze, sono “peccatori” colpevoli, come ha provocatoriamente tuonato un parroco del Padovano? E ancora: è giusto scuotere con parole anche molto forti adolescenti distratti da altre priorità? Oppure questi ragazzi sono soltanto persone in difficoltà che vanno capite e aiutate? Il dibattito è aperto e in questa pagina, dopo l’editoriale di Luigi Ballerini del 27 giugno (”Il successo scolastico? Per i ragazzi non può essere tutto”) e quello, assai commentato, di Ferdinando Camon del 7 luglio (”Ma la bocciatura è peccato”), vengono ospitate opinioni contrapposte che però hanno una comune preoccupazione: la crescita di studenti che sui banchi di scuola imparino a disegnare e a realizzare un progetto di vita e non solo un rendimento didattico accettabile. Perché i giudizi possono essere più o meno severi, ma quel conta davvero è la crescita integrale delle giovani generazioni e il processo educativo che stanno attraversando.

Perché è un errore
Ma dietro quei brutti voti c’è un concorso di cause
di Sandro Lagomarsini Continua a leggere

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