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20120828-gubbioda www.repubblica.it del 28 agosto 2012

ITALIA

di Sara Ficocelli

La città umbra, dove San Francesco incontrò il lupo, è la meta finale di un percorso per pellegrini, che ha luogo tra l’1 e il 3 settembre. Scopriamoli

Il più famoso è quello di Santiago, in Spagna, ma anche l’Italia ha i suoi cammini: l’Umbria, la regione di San Francesco, ospita ad esempio quello di La Verna-Assisi-Gubbio, percorso ogni giorno da centinaia di pellegrini, soprattutto ora con la bella stagione.

Dedicare giorni di vacanza a un’attività che non è solo fisica ma anche culturale e spirituale (il percorso attraversa alcuni tra i luoghi più suggestivi della regione) è una scelta sempre più frequente in tempi di crisi, perché economica, salutare e perfetta per trascorrere qualche giorno all’aria aperta conoscendo persone nuove.

Dall’1 al 3 settembre le diocesi e i Comuni di Assisi e di Gubbio, le Famiglie Francescane e altri enti e associazioni locali invitano credenti e non a percorrere di nuovo il cammino di Francesco. “Da Assisi a Gubbio - Il sentiero di Francesco” è un’iniziativa che va avanti con successo da quattro anni e stavolta il tema è “la riconciliazione con i fratelli”.

Il sentiero di Francesco inizia dalla montagna sacra di La Verna, da un meraviglioso santuario a 1128 metri di altezza, immerso in un bosco di faggi e abeti. Armatevi di buona volontà e fate una colazione abbondante: il percorso parte in salita e raggiunge il punto più alto del cammino, la cima del monte Calvano, un centinaio di metri più su, ma ad accogliervi, una volta arrivati, troverete un immenso prato verde per riposare. Dopo la salita, come sempre, comincia la discesa, e a passo svelto arriverete al paese di Pieve Santo Stefano, che scivola in una valle circondata dai monti.

Il cammino La Verna-Assisi-Gubbio è tutto così: un itinerario che attraversa alcuni dei punti più suggestivi dell’Umbria, “costringendo” i pellegrini a immergersi nella natura e a respirare a pieni polmoni l’aria pulita e il silenzio. Conversando, riflettendo, muovendosi, facendo insomma tutte quelle attività che quotidianamente non si trova il tempo di fare, fagogitati dal quotidiano. Dalla Valtiberina umbra si arriva alla bellissima Città di Castello, che conserva ancora tra le mura cinquecentesche preziosi tesori di arte e cultura, e dall’abbazia di San Benedetto Vecchio, in circa sei ore di camminata, a Gubbio, la città che per prima, agli inizi del 1207, accolse “il Poverello” riconoscendo in lui un uomo mandato da Dio.

E’ possibile che Francesco abbia scelto Gubbio per la presenza di ospedali, ospizi e luoghi di accoglienza per i più poveri, la cui esistenza evocava la “pietas” degli eugubini. Quel che è certo è che qui il Santo incontrò il lupo. Gubbio è una cittadina ricca di storia, arte e memorie cristiane, e per questo merita almeno un giorno di sosta, da trascorrere visitando i monumenti e le chiese antiche.

Tra i luoghi più interessanti, l’abbazia di San Benedetto Vecchio, risalente all’XI secolo e fondata dal monaco eremita e dottore della chiesa San Pier Damiani, la chiesa di Santa Maria della Vittoria (tradizione vuole che qui il Santo di Assisi ammansì con il segno della croce il lupo che atterriva i contadini di Gubbio intorno al 1222), la chiesa di San Francesco, una delle prime a lui dedicate, che si impone per le dimensioni e l’architettura elegante, e quella di San Francesco della Pace dove, secondo la tradizione, il lupo di Gubbio visse fino al giorno della morte.(28 agosto 2012)

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