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NOVITÀ NELLA SECOLARE STORIA DELLA FIERA

La Fiera dell’Ascensione di Voghera è la manifestazione più antica della Lombardia. Venne infatti ufficializzata nel 1382 e, nel corso dei secoli, sono state molte le novità che ne hanno caratterizzato il percorso storico e culturale.Anticamente nel giorno dell’Ascensione si usava far salire e scomparire nella parte alta della chiesa un’immagine di Cristo. È evidente che dal ricordo tradizionale di questa costumanza è nata nel Borroni, o in chi l’ha ispirato, l’idea della macchina che fa salire la Santa Spina.

Nei primi due decenni del secolo XIX non troviamo altro, nei festeggiamenti dell’Ascensione, che illuminazione e funzioni religiose. La prima novità appare nel 1824, ed è l’esposizione di un elefante vivo nel cortile del Quartier Grande, che un girovago faceva ammirare per 25 centesimi.

Nel 1838, per iniziativa e sottoscrizione dei cittadini e concorso del Municipio, fanno la loro prima comparsa in programma i fuochi d’artificio, divertimento che non ha più abbandonato la Fiera dell’Ascensione, e la cuccagna.Nel 1839 viene in uso la corsa nei sacchi, detta corsa dei fantini.Nel 1853 si vedono nuovi giochi popolari, come sentieri pensili detti rompicolli, triangoli giranti e quei secchielli d’acqua sospesi recanti attaccato un premio, la cui conquista faceva rovesciare l’acqua in capo al conquistatore.

Nel 1872 appare la tombola col premio di due buoi, conservata in seguito con la sostituzione del premio in denaro; negli anni successivi i divertimenti variano, si moltiplicano modernizzandosi, conservando però sempre la tombola. Gli innumerevoli baracconi che prima si erigevano in piazza del Duomo ed ora in quella di San Bovo, e che formano la delizia dei bambini, risalgono alla metà del secolo scorso.

Rimangono ancora ad attestare la semplicità antica i banchetti dei caratteristici zufoli di terracotta in forma di uccelli, cavallini e campanelli di foggia rozza e primitiva; delle trombettine, delle ciambelle, dei giocattoli e dei tradizionali lecca-lecca.Naturalmente era giorno di inviti agli amici e parenti lontani. Il piatto ricercato del giorno era lo storione, che immancabilmente figurava nel mercato del mattino, e più specialmente nella bottega dei principali salumieri.

Nel giorno dell’Ascensione era uso tradizionale seminare negli orti le verdure di stagione. In principio del secolo passato la sera dell’Ascensione, dopo lo spettacolo in teatro, vi s’iniziava il ballo, che durava tutta la notte. Nel periodo dal 1875 al 1878, durante il “Sindacato” di Carlo Gallini, nel salone del Municipio si teneva un ricevimento con rinfresco a spese del Sindaco.

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