Indifferenza e crisi valori, sfide per Europa e Africa VANGELO DI DOMENICA 26 febbraio 2012
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20120209-tiburio-150x1501In questa rubrica intendiamo trattare argomenti o fatti passati e presenti della nostra città. Vi saremmo grati se ci fornirete idee e materiale.


QUARESIMA 2012

“LA QUARESIMA CI OFFRE ANCORA UNA VOLTA L’OPPORTUNITA’ DI RIFLETTERE SUL CUORE DELLA VITA CRISTIANA: LA CARITA’. INFATTI QUESTO E’ UN TEMPO PROPIZIO AFFINCHE’, CON L’AIUTO DELLA PAROLA DI DIO E DEI SACRAMENTI, RINNOVIAMO IL NOSTRO CAMMINO DI FEDE, SIA PERSONALE CHE COMUNITARIO. E’ UN PERCORSO SEGNATO DALLA PREGHIERA E DALLA CONDIVISIONE, DAL SILENZIO E DAL DIGIUNO, IN ATTESA DI VIVERE LA GIOIA PASQUALE.”

(dal messaggio 2012 di Sua Santità Benedetto XVI)

Con l’espressione Mercoledì delle Ceneri (o Giorno delle Ceneri o, più semplicemente, Le Ceneri), si intende il mercoledi precedente la prima domenica di Quaresima che, nelle chiese cattoliche di rito romano e in alcune comunità riformate, coincide con l’inizio stesso della Quaresima, ossia il primo giorno del periodo liturgico “forte” a carattere battesimale e penitenziale in preparazione della Pasqua cristiana. In tale giornata, pertanto, tutti i cattolici dei vari riti latini sono tenuti a far penitenza e ad osservare il digiuno e l’astinenza dalle carni. Proprio in riferimento a queste disposizioni ecclesiastiche sono invalse alcune locuzioni fraseologiche come carnevale (dal latino carnem levare, cioè “eliminare la carne”)[1] o martedì grasso (l’ultimo giorno di carnevale, appunto, in cui si può mangiare “di grasso”).
La parola “ceneri” richiama invece in modo specifico la funzione liturgica che caratterizza il primo giorno di Quaresima, durante la quale il celebrante sparge un pizzico di cenere benedetta[2] sul capo o sulla fronte dei fedeli per ricordare loro la caducità della vita terrena e per spronarli all’impegno penitenziale della Quaresima. Per questo il rito dell’imposizione delle ceneri prevede anche la pronuncia di una formula di ammonimento, scelta fra due possibilità: «Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai»[3] oppure «Convertitevi e credete al Vangelo» (Mc 1,15b) introdotta dalla riforma liturgica a seguito del Concilio Vaticano II che sottolinea come la liturgia delle Ceneri sia un momento penitenziale comunitario e non personale.
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Vogliamo ricordare persone che con la vita e l’esempio hanno contribuito a rendere migliore la nostra comunità.

E’ stata celebrata in questi giorni una Messa di suffragio per il 6° anniversario della morte di Luca Verardo.

Nella chiesa gremita il ricordo di questo giovane Diacono, prematuramente scomparso era fresco e vivo, e questo ricordo riconferma la stima che aveva saputo guadagnare per l’amore che aveva saputo dare, come marito, padre, figlio e amico.

Durante la funzione religiosa, l’officiante ha ricordato anche le sue qualità di credente e la sua grande Fede, che gli ha permesso l’accettazione della malattia e di fare della sua sofferenza un Dono da offrire al Signore. Questo ha fatto pensare che Luca, oltre che   un grande Uomo era un grande Cristiano.

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