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Mattarella è di nuovo presidente della Repubblica

Matteo Marcelli e Redazione Internet  - da www.avvenire.it sabato 29 gennaio 2022

Rieletto con 759 preferenze, secondo solo a Pertini che ne ebbe 832. L’accordo tra i partiti raggionto nella mattinata al termine del vertice di maggioranza

Sergio Mattarella è di nuovo presidente della Repubblica. È stato rieletto con 759 preferenze, secondo solo a Sandro Pertini che ne ebbe 832, su 995, nel 1978. L’unico precendente di presidente rieletto è quello di Giorgio Napolitano, che nel 2013 ebbe 738 preferenze.

Alla fine la scelta è (ri)caduta su di lui, anche sette anni dopo. I grandi elettori hanno trovato la convergenza sul suo nome a larga maggioranza. Considerata la difficoltà di arrivare a una scelta diversa, che avrebbe portato con sé il rischio di una fase di instabilità politica, la politica ha scelto la continuità. Sergio Mattarella torna al Quirinale, Mario Draghi resta a Palazzo Chigi. Per affrontare la pandemia, la ripartenza con al gestione del Pnnr, l’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime.

Le prime parole di Mattarella rieletto​

“I giorni difficili trascorsi nel corso della grave emergenza sanitaria, economica e sociale richiamano al senso di responsabilità“, sono le prime parole del rieletto Mattarella di fronte ai presidenti della Camera e del Senato.

“Queste condizioni impongono di non sottrarsi ai doveri cui si è chiamati e naturalmente devono prevalere su altre considerazioni e prospettive personali differenti”, ha continuato affermando che c’è “l’impegno di interpretare le attese e le speranze dei nostri concittadini. Ringrazio i presidenti delle Camere per la loro comunicazione. Desidero ringraziare i parlamentari e i delegati delle Regioni per la fiducia espressa nei miei confronti”.

Il messaggio di papa Francesco

Tra i primi a congratularsi anche papa Francesco. “Desidero porgere le mie cordiali felicitazioni per la sua rielezione alla suprema carica della Repubblica italiana e formulare i migliori auguri per lo svolgimento del suo alto compito, che ha accolto con spirito di generosa disponibilità“, scrive Bergoglio, che assicura al presidente la sua preghiera “affinché possa continuare a sostenere il caro popolo italiano nel costruire una convivenza sempre più fraterna e incoraggiarlo ad affrontare con speranza l’avvenire”.

“In questi tempi caratterizzati dalla pandemia - prosegue papa Francesco a Mattarella - in cui si sono diffusi molti disagi e incertezze, specialmente nell’ambito lavorativo, ed è aumentata, insieme alla povertà,
anche la paura, che porta a chiudersi in se stessi, il suo servizio è ancora più essenziale per consolidare l’unità e trasmettere serenità al paese. Le assicuro la mia preghiera, affinché possa continuare a sostenere il caro popolo italiano nel costruire una convivenza sempre più fraterna e incoraggiarlo ad affrontare con speranza l’avvenire”. “I santi patroni d’Italia - è l’augurio finale di Francesco - La accompagnino e intercedano per Lei”.

A congratularsi subito con Sergio Mattarella anche il presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Gualtiero Bassetti (LEGGI QUI)

Anche da Assisi è arrivato un sincero augurio. “Auguriamo a Sergio Mattarella, appena rieletto Presidente della Repubblica, di continuare a promuovere l’unità nazionale radicata nella giustizia e nella solidarietà, con uno sguardo privilegiato a partire da chi è ai margini della società e delle opportunità di promozione e sviluppo”, ha dichiarato il Custode del Sacro Convento, fra Marco Moroni OFMConv, a nome dei frati della Basilica di San Francesco in Assisi.


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La giornata​

ORE 20:20 - Quorum raggiunto. Sergio Mattarella sarà il presidente della Repubblica anche per i prossimi sette anni

ORE 19:45 - Termina la chiama e inizia lo spoglio.

ORE 18:30 - Conte si presenta in conferenza stampa alla Camera e ribadisce quanto anticipato nella mattina: «Abbiamo fatto una battaglia per un presidente donna. Ma il M5s ha raggiunto il suo obbiettivo: assicurare stabilità al Paese. Con Mattarella vince l’Italia, noi non ci sentiamo né vinti né vincitori».

ORE 18:00 - Si moltiplicano le voci su un possibile rimpasto. Interrogato in merito, Salvini non fa mistero delle sue intenzioni: «Conto che lunedì, in un incontro a tre, Draghi Giorgetti e Salvini ci siano tutti i chiarimenti necessari. Mi sembrava giusto rispettare la chiusura della partita del Quirinale. Ho scritto a Draghi e chiesto un incontro a tre per dire come lavorare al meglio il prossimo anno». Poi però, tornando sullo stesso argomento, sembra smorzare i toni: «Domani il parlamento torna a fare il Parlamento, il governo fa il governo: serve normalità. I litigi di questi giorni sul Colle non si riversino sul governo».

ORE 17:15 - Iniziano a circolare voci su possibili dimissioni di Giorgetti dal governo. Il diretto interessato non smentisce e chiede insieme a Salvini un incontro con Draghi: «Serve una nuova fase - dice il ministro -. C’è da migliorare la squadra».

ORE 16:45 - Durante la conferenza stampa del Pd alla Camera, il segretario dem, Enrico Letta, commenta gli ultimi sviluppi e illustra la posizione del partito: «La figura di Mattarella fa felici tutti gli italiani, il Parlamento ha interpretato un sentimento diffuso nel Paese. È evidente che in questo giorni ci sono state frizioni tra le forze politiche e anche all’interno della coalizione, ma oggi ho visto che tutto è stato chiarito in modo sufficiente. Penso che il governo e il presidente del Consiglio escano rafforzati, perché la maggioranza ha fatto una scelta molto complicata, poteva dividersi ma è stata unita».

ORE 16:30 - Inizia la chiama decisiva, quella in cui Sergio Mattarella verrà riconfermato al Colle dopo l’accordo raggiunto in giornata.

ORE 16:15 - Poco prima dell’inizio della chiama decisiva, Giorgia Meloni attacca gli (ex) alleati del centrodestra: «Il centrodestra va rifondato da capo. Per rispetto delle persone che si aspettano un cambiamento. Mi aspettavo più coraggio». Poi rilancia l’appello per una legge per l’elezione diretta del capo dello Stato, come aveva fatto poco prima anche il senatore della Lega Roberto Calderoli.

ORE 15:30 - I capigruppo di M5s, Pd e Iv salgono al Colle per chiedere a Mattarella di dare seguito alla richiesta del Parlamento e accettare di guidare il Paese per un secondo mandato: «Ovviamente il presidente si è messo a disposizione». Al Quirinale arriva anche una delegazione di presidenti regionali. Nel frattempo si moltiplicano i messaggi di ringraziamento nei confronti del capo dello Stato, tra questi anche quello di padre Antonio Spadaro, direttore di “Civiltà cattolica”.

ORE 13:45 - Finito lo spoglio, a vuoto anche la settima votazione per il capo dello Stato, si procederà dunque all’ottava chiama (16:30). Sergio Mattarella, raccoglie 387 voti. A seguire, i più votati sono Carlo Nordio, candidato da FdI, con 64 preferenze e il pm Nino Di Matteo che ha incassato 40 voti. Preferenze in ordine sparso anche per Casini, Belloni, Manconi e Cartabia.

ORE 13:20 - Conte si concede ai cronisti per spiegare la posizione dei pentastellati: «Il M5s aveva detto che avrebbe continuato a mantenere una posizione chiara - dice parlando alla stampa al fianco dei suoi capigruppo -. Per noi era fondamentale assicurare la stabilità di governo. Questo risultato lo abbiamo conseguito. Abbiamo sempre chiesto candidature non di parte ma di alto profilo e super partes. C’è stato un momento in cui sembrava potesse esserci una convergenza su un nome femminile, ma altre forze hanno espresso contrarietà. La nostra è stata una battaglia autentica non un omaggio al genere».

ORE 13:00 - Terminata la settima chiama. inizia lo spoglio. Renzi commenta: «Una buona notizia per la stabilità del Paese, ma non per la credibilità della classe politica. Per me, comunque, oggi è un giorno di festa».

ORE 12:45 - Il vertice di maggioranza termina con un’intesa sul Mattarella bis. I capigruppo dovrebbero salire al Colle nel pomeriggio per formulare la richiesta al capo dello Stato. Proseguono i contatti del premier con i leader che sostengono l’esecutivo, mentre Silvio Berlusconi telefona al presidente della Repubblica.

ORE 12:15 - Il premier Draghi fuga ulteriori dubbi e, stando a quanto riportato da fonti definite autorevoli, durante il colloquio al Quirinale di questa mattina avrebbe chiesto al capo dello Stato di rimanere per «il bene e la stabilità del Paese». Pier Ferdinando Casini intanto si chiama fuori e invita il Parlamento a rivolgersi a Mattarella per chiedere la sua permanenza al Colle.

ORE 12:00 - Anche il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, conversando con i cronisti alla Camera, sembra convinto del bis: «Ci sarà una svolta in giornata» assicura. Una svolta che porta al Quirinale? «Per me porta a casa, per qualcun altro porta al Quirinale, magari a restare al Quirinale» replica alla stampa.

ORE 11:30 - Dopo un colloquio di circa mezz’ora tra Draghi e Mattarella al termine della cerimonia al Quirinale per il giuramento del nuovo giudice costituzionale Fillippo Patroni Griffi, la candidatura del capo dello Stato in carica sembra decollare definitivamente. Fratelli d’Italia non nasconde la propria irritazione e annuncia il voto al suo candidato di bandiera dei giorni scorsi, Carlo Nordio. Intanto inizia il vertice di maggioranza.

ORE 11:15 - Dai cronisti in transatlantico arriva la notizia di una lunga telefonata tra Salvini e Draghi. Alle 14 ci sarà una nuova riunione dei grandi elettori della Lega, convocata probabilmente per vagliare l’ipotesi del Mattarella bis.

ORE 11:00 - Anche Salvini prende atto dello stallo e apre a Mattarella: «Non può essere una scelta di ripiego, arrivato al sesto giorno di no, ho troppo rispetto per lui, ma se quella è la via ci si arrivi con convinzione - dice il leader della Lega -. Son convinto che se da sinistra l’unica risposta è no, allora tanto vale dire a Mattarella, con convinzione “ripensaci”. Lui ha detto tante volte “no” grazie, ma visto che altri fanno politica per bocciare le proposte che arrivano, allora forse è più serio dirgli di ripensarci».

ORE 10:30 - La Lega punta il dito sui veti del Pd che alza un muro anche sul nome di Elisabetta Belloni: «Letta è arrivato in una settimana a bocciare almeno 10 personalità di altissimo livello - fanno saper alcuni dirigenti del partito guidato da Salvini -, mettendo in discussione perfino un profilo da lui proposto come quello da tutti stimato della direttrice del Dipartimento delle informazioni per la Sicurezza. Le incertezze, le fughe e i No di Letta sono un problema per l’Italia».

ORE 10:15 - Antonio Tajani conferma l’astensione di Forza Italia e Giovanni Toti quella di Coraggio Italia. Movimento 5 stelle e Italia viva annunciano scheda bianca.

ORE 10:00 - Dopo aver parlato di «diversi nomi in campo», il segretario del Pd invoca un’intesa per un nome condiviso, «altrimenti, il Parlamento ha una sua saggezza - ragione Letta - e mi sembra che si stia esprimendo. Assecondare questa saggezza è anche questa democrazia». Intanto il vertice tra i partiti viene sospeso.

ORE 9:30 - Inizia la settima chiama per l’elezione del capo dello Stato.

Dopo il flop sul nome di Casellati e la proposta di un presidente donna (avanzata da Salvini ma condivisa anche da Conte), è possibile che anche quella di questa mattina sarà una chiama interlocutoria. Sul ragionamento tra leader pesa il nuovo exploit di Mattarella (366 voti), un risultato che non può non essere preso in considerazione.

Il capo della Lega ha già fatto sapere che il suo partito si asterrà, ma è possibile che lo facciano anche gli altri partiti. Nel frattempo è in corso un vertice di maggioranza ma, pare, senza Conte e con la novità di Tajani che rappresenta Fi e centristi.​

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