Coronavirus Le ordinanze
nov 11

Droga, è allarme vittime e sostanze

Viviana Daloiso - da www.avvenire.it mercoledì 11 novembre 2020

Altre 373 overdose nel 2019: un terzo è causato da una sostanza sconosciuta Crescono anche i ricoveri. Cocaina, nuovo record di consumi e di sequestri

Di droga si muore sempre di più, sempre più giovani e senza sapere il perché. Come è successo a Flavio e Gianluca, adolescenti in cerca di svago in una notte d’estate a Terni; come è successo a Maria Chiara, che per i suoi 18 anni ha ricevuto in regalo la dose che l’ha uccisa dal suo fidanzato. I drammatici fatti di cronaca degli ultimi mesi diventano statistica nella Relazione al Parlamento pubblicata ieri dal Dipartimento politiche antidroga.


Nella Relazione al Parlamento del Dipartimento politiche antidroga una fotografia drammatica: con le vittime crescono anche i ricoveri, specie tra i più giovani. E crescono del 30% le diagnosi tardive di Hiv


Che, per altro, fotografa la situazione del nostro Paese nel corso del 2019, prima cioè dello tsunami Covid che chissà quali pesanti, ulteriori conseguenze potrà avere sui nostri ragazzi. Crescono, dunque, le morti per overdose tornando a segnare oltre un decesso al giorno: l’anno scorso sono stati 373, l’11% in più rispetto al 2018, il 26% rispetto a due anni fa. In 169 casi (il 45%) la causa è stata l’eroina, in 65 la cocaina (17,4%), ma il dato più preoccupante è che in ben 115 casi (oltre il 30%) all’origine del decesso c’è una sostanza “imprecisata”. Segno inconfutabile della diffusione sempre più massiccia delle nuove sostanze psicoattive, la cui composizione è spesso difficile da determinare. I dati della Relazione sono pesanti anche per quanto riguarda le ospedalizzazioni droga-correlate, che nel 2019 sono state 7.480, in aumento soprattutto tra i giovani e gli adulti under45: circa la metà, anche in questo caso, sono dovute all’uso di sostanze miste o non specificate.


In ospedale e in strada. Così cresce il fenomeno

+26%
L’aumento di morti per overdose in due anni: nel 2017 sono state 296, nel 2018 334, nel 2019 373

7.480
I ricoveri per droga, in aumento soprattutto tra i giovani (la metà dovute a uso di sostanze sconosciute)
8,3
Le tonnellate di cocaina sequestrate nel corso del 2019 (nel 2018 erano state 3,6, meno della metà)


E se il numero di consumatori di sostanze per via iniettiva registrati per aver contratto malattie infettive risulta in costante diminuzione, sono tuttavia in aumento le diagnosi tardive di Hiv: nel 30% dei casi (è una percentuale enorme) si raggiunge infatti lo stadio di Aids conclamato ignorando la propria sieropositività. Fino al 2005, per intenderci, questa percentuale era del 15% circa: un’impennata che comporta una maggiore probabilità di trasmissione della malattia e, nello stesso tempo, più morbilità e mortalità (che derivano dal ritardato inizio della terapia antiretrovirale).

Per il resto, a dominare la relazione è la cocaina. Rispetto al 2018, i quantitativi di cocaina sequestrati sono quasi triplicati raggiungendo nel 2019 le 8,3 tonnellate. Anche la domanda è aumentata: dei quasi 16 miliardi di euro spesi per l’acquisto di sostanze stupefacenti circa il 31%, corrispondente a poco meno di 5 miliardi di euro, ha riguardato proprio la cocaina. Restano stabili i consumi fra i giovanissimi: oltre un terzo degli studenti dichiara di aver provato cannabis nella vita e il 16% di farne un uso corrente, ma aumenta anche la consapevolezza dei rischi correlati al suo utilizzo tra gli studenti (nonostante dopo anni di assenza di bandi per le attività di prevenzione nelle scuole, quello pubblicato nella seconda metà del 2020 non sia ancora stato né approvato né destinato).

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