apr 11

“Non ciò che io voglio, ma ciò che vuoi tu”.

(Mc 14,36)

chiara-lubichGesù è nell’orto degli ulivi, il podere chiamato Getsemani. L’ora tanto attesa è arrivata. È il momento cruciale di tutta la sua esistenza. Si prostra a terra e supplica Dio, chiamandolo “Padre” con confidente tenerezza, perché gli risparmi di “bere il calice”[1], un’espressione che si riferisce alla sua passione e morte. Lo prega che quell’ora passi… Ma alla fine Gesù si rimette completamente alla sua volontà: Continua a leggere

mar 17

chiara-focolariAnche noi, vogliamo unirci al coro di tutti coloro che dal settembre 2010 hanno voluto parlare o scrivere di Chiara Luce, soprattutto per dar gloria  Dio e per farla conoscere a coloro, che a tutt’oggi non la conoscono ancora. Continua a leggere

mar 03

pdv-mar2011Tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio”

Questa Parola è nel cuore dell’inno che Paolo canta alla bellezza della vita cristiana, alla sua novità e libertà, frutto del battesimo e della fede in Gesù che ci innestano pienamente in lui, e per lui nel dinamismo della vita trinitaria. Diventando una persona sola con Cristo, ne condividiamo lo Spirito e tutti i suoi frutti, primo fra ogni altro la figliolanza di Dio. Continua a leggere

feb 10

loppiano-feb2011Tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio”.(Rm 8,14)


Questa Parola è nel cuore dell’inno che Paolo canta alla bellezza della vita cristiana, alla sua novità e libertà, frutto del battesimo e della fede in Gesù che ci innestano pienamente in lui, e per lui nel dinamismo della vita trinitaria. Diventando una persona sola con Cristo, ne condividiamo lo Spirito e tutti i suoi frutti, primo fra ogni altro la figliolanza di Dio. Continua a leggere

gen 20

O Dio onnipotente e misericordioso, tu vuoi che la tua Chiesa, corpo misterioso di Cristo, sia unita nella fede e nella carità.
Ma tu vedi anche le nostre divisioni e le fragilità umane, i dubbi e le lentezze del nostro cammino.
Dona, a tutti noi cristiani, la tua sapienza e la tua grazia perchè siano docili alla tua parola, attenti a capire i tuoi progetti e la tua volontà, umili e disponibili a cercare in Cristo la sorgente della vita e il vincolo dell’unità.
Fà che, animati dal tuo Santo Spirito, impariamo a vivere l’unità nella diversità e ci impegnamo a costruire tutti insieme il tuo Regno di verità, di giustizia e di pace.
Affretta, ti preghiamo, il giorno della piena comunione di tutti i tui figli quando, mossi dall’unica fede in Gesù Salvatore, insieme ti adoreranno in Spirito e verità.
Te lo chiediamo nel nome di Cristo, che ti ha pregato per noi: “Padre, siamo una cosa sola”.
Amen.

gen 15

“La moltitudine di coloro che erano venuti alla fede aveva un cuore solo e un’anima sola e nessuno diceva sua proprietà quello che gli apparteneva, ma ogni cosa era fra loro comune” (At 4,32)

Gennaio 2011

Anche quest’anno dal 18 al 25 gennaio in molte parti del mondo si celebra la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, mentre in altre si celebra a Pentecoste. Continua a leggere

dic 03

La parola di Dio fa vivere:

da 2000 anni risuona per la terra ed il cielo.

 

Chiesi a Dio d’esser forte

per eseguire progetti grandiosi:

Egli mi rese debole per conservarmi nell’umiltà.

Domandai a Dio che mi desse la salute

per realizzare grandi imprese:

Egli mi ha dato il dolore per comprenderla meglio.

Gli domandai la ricchezza per possedere tutto:

mi ha fatto povero per non essere egoista.

Gli domandai il potere

perché gli uomini avessero bisogno di me:

Egli mi ha dato l’umiliazione

perché io avessi bisogno di loro.

Domandai a Dio tutto per godere la vita:

Mi ha lasciato la vita

perché potessi apprezzare tutto.

Signore, non ho ricevuto niente

di quello che chiedevo,

ma mi hai dato tutto quello di cui avevo bisogno e

quasi contro la mia volontà.

Le preghiere che non feci furono esaudite.

 

Sii lodato; o mio Signore, fra tutti gli uomini

nessuno possiede quello che ho io!

 

Nelle nostre società i re sono passati di moda,

ma l’amore di Dio rimarrà sempre

il dono regale di Dio all’uomo

Auguri di un Santo Natale

 
 

 

dic 02


 

 

 

logo-comune-voghera

 

Comune di Voghera

Commissione Comunale per le Pari Opportunità

 

INVITO AL CONVEGNO

 

Le Vite Nascoste delle donne”


 

Il giorno 4 dicembre 2010 alle ore 15

Al Museo Storico c/o Ex Caserma Cavalleria – Via Gramsci

 

Saluti delle autorità

 

IANNELLO  Dott. Giancarlo

Direttore Sociale A.S.L. Pavia

 

DAGLIA Dott.ssa Annita 

Ass.re Provinciale alla Solidarietà e Pari Opportunità

 

RONDINONE Dott.ssa Maria Carmela 

Sostituto Commissario Questura di Pavia

 

RICCABONE Dott.ssa Ilaria

Maresciallo Carabinieri Stazione di Voghera

 

LOCONTE Dott.ssa Micaela

Psicoterapeuta – Ass. Famiglie Nuove

 

        SARTORI Avv. Marco

Vice Presidente  A.S.P. C. Pezzani – Consultorio La Nuova Aurora

 

        moderatrice: DI MATTEO Dott.ssa Antonella 

Presidente Provinciale Centro Italiano Femminile

rosa-focolarini                                                         Assessore alla Cultura e Pari Opportunità

Dott.ssa Marina Azzaretti

 

dic 02

“Nulla è impossibile a Dio” (Lc 1,37)

dicembre 2010

 La domanda di Maria, all’annuncio dell’Angelo: “Com’è possibile questo?”  ebbe come risposta: “Nulla è impossibile a Dio” e, a riprova di ciò, le venne portato l’esempio di Elisabetta, che nella sua vecchiaia aveva concepito un figlio. Maria credette e divenne la Madre del Signore.
Dio è onnipotente: questo suo nome si incontra frequentemente nella Sacra Scrittura ed è usato quando si vuole esprimere la potenza di Dio nel benedire, nel giudicare, nel dirigere il corso degli eventi, nel realizzare i suoi disegni. Continua a leggere

nov 07

«Il mondo ha bisogno di una cura di Vangelo. Ecco perché viviamo la Parola di Vita. Una sola potrebbe mutare il mondo. E tutti la possono vivere, perché Gesù è la luce per ogni uomo.»

“Beati i puri di cuore perché vedranno Dio” (Mt 5,8)

La predicazione di Gesù si apre col discorso della montagna. Davanti al lago di Tiberiade su una collina nei pressi di Cafarnao, seduto, come usavano fare i maestri, Gesù annuncia alle folle l’uomo delle beatitudini. Più volte nell’Antico Testamento risuonava la parola “beato” e cioè l’esaltazione di colui che adempiva, nei modi più vari, la Parola del Signore.
    Le beatitudini di Gesù riecheggiavano in parte quelle che i discepoli già conoscevano; ma per la prima volta essi sentivano che i puri di cuore, non solo, come cantava il Salmo, erano degni di salire sul monte del Signore , ma addirittura potevano vedere Dio. Quale era dunque quella purezza così alta da meritare tanto? Gesù l’avrebbe spiegato più volte nel corso della sua predicazione. Cerchiamo perciò di seguirlo per attingere alla fonte dell’autentica purezza.

“Beati i puri di cuore perché vedranno Dio”

    Anzitutto, secondo Gesù, vi è un mezzo sovrano di purificazione: “Voi siete già mondi in virtù della Parola che vi ho annunziato” . Non sono tanto degli esercizi rituali a purificare l’animo, ma la sua Parola. La Parola di Gesù non è come le parole umane. In essa è presente Cristo, come, in altro modo, è presente nell’Eucaristia. Per essa Cristo entra in noi e, finché la lasciamo agire, ci rende liberi dal peccato e quindi puri di cuore.
    Dunque la purezza è frutto della Parola vissuta, di tutte quelle Parole di Gesù che ci liberano dai cosiddetti attaccamenti, nei quali necessariamente si cade, se non si ha il cuore in Dio e nei suoi insegnamenti. Essi possono riguardare le cose, le creature, se stessi. Ma se il cuore è puntato su Dio solo, tutto il resto cade.
    Per riuscire in questa impresa, può essere utile, durante la giornata, ripetere a Gesù, a Dio, quell’invocazione del Salmo che dice: “Sei tu, Signore, l’unico mio bene!” . Proviamo a ripeterlo spesso, e soprattutto quando i vari attaccamenti vorrebbero trascinare il nostro cuore verso quelle immagini, sentimenti e passioni che possono offuscare la visione del bene e toglierci la libertà.
    Siamo portati a guardare certi cartelloni pubblicitari, a seguire certi programmi televisivi? No, diciamogli: “Sei tu, Signore, l’unico mio bene” e sarà questo il primo passo che ci farà uscire da noi stessi, ri-dichiarando il nostro amore a Dio. E così avremo acquistato in purezza.
    Avvertiamo a volte che una persona o un’attività si frappongono, come un ostacolo, fra noi e Dio e inquinano il nostro rapporto con Lui? E’ il momento di ripeterGli: “Sei tu, Signore, l’unico mio bene”. Questo ci aiuterà a purificare le nostre intenzioni e a ritrovare la libertà interiore.

“Beati i puri di cuore perché vedranno Dio”

    La Parola vissuta ci rende liberi e puri perché è amore. E’ l’amore che purifica, con il suo fuoco divino, le nostre intenzioni e tutto il nostro intimo, perché il “cuore” secondo la Bibbia è la sede più profonda dell’intelligenza e della volontà. Ma c’è un amore che Gesù ci comanda e che ci permette di vivere questa beatitudine. E’ l’amore reciproco, di chi è pronto a dare la vita per gli altri, sull’esempio di Gesù. Esso crea una corrente, uno scambio, un’atmosfera la cui nota dominante è proprio la trasparenza, la purezza, per la presenza di Dio che, solo, può creare in noi un cuore puro . E’ vivendo l’amore scambievole che la Parola agisce con i suoi effetti di purificazione e di santificazione.
    L’individuo isolato è incapace di resistere a lungo alle sollecitazioni del mondo, mentre nell’amore vicendevole trova l’ambiente sano, capace di proteggere la sua purezza e tutta la sua autentica esistenza cristiana.

“Beati i puri di cuore perché vedranno Dio”.

    Ed ecco il frutto di questa purezza, sempre riconquistata: si può “vedere” Dio, cioè capire la sua azione nella nostra vita e nella storia, sentire la sua voce nel cuore, cogliere la sua presenza là dove è: nei poveri, nell’Eucaristia, nella sua Parola, nella comunione fraterna, nella Chiesa. E’ un pregustare la presenza di Dio che comincia già da questa vita “camminando nella fede e non ancora in visione”  fino a quando “vedremo faccia a faccia”  eternamente.

Chiara Lubich

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