ott 31

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Bambini non nati - La sepoltura è un gesto di civiltà

Lidia Ravera choc: i feti “grumi di materia”

ott 30

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«Siate benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo» (Ef 4, 32).

Concreto ed essenziale questo programma di vita. Basterebbe da solo a creare una società diversa, più fraterna, più solidale. Esso è tratto da un ampio progetto proposto ai cristiani dell’Asia Minore.

In quelle comunità si è raggiunta la “pace” tra Giudei e Gentili, i due popoli rappresentanti dell’umanità fino ad allora divisi. Continua a leggere

ott 10

20130506-focolari«Non abbiate alcun debito con nessuno, se non quello di un amore vicendevole; perché chi ama il suo simile ha adempiuto la legge» (Rm 13,8)

Nei versetti precedenti (Rm 13, 1-7) san Paolo aveva parlato del debito che noi abbiamo verso l’autorità civile (ubbidienza, rispetto, pagamento delle imposte, ecc.) sottolineando che anche l’assolvimento di questo debito deve essere animato dall’amore. Comunque, si tratta di un debito facilmente comprensibile, anche perché, in caso di inadempienza, si incorrerebbe nelle sanzioni previste dalla legge. Continua a leggere

ott 05

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Da il “Giornale di Voghera” del 3 ottobre 2013

 

Sabato scorso nel duomo di Milano il cardinale Angelo Scola ha ordinato diacono il vogherese Marco Ermano, religioso passionista

 Sabato mattina nel duomo di Milano il cardinale Angelo Scola ha ordinato 33 diaconi che nei primi mesi del prossimo anno diverranno sacerdoti. Venticinque di questi sono seminaristi della diocesi ambrosiana, gli altri otto fanno capo a diverse congregazioni religiose. Continua a leggere

ott 02

(cliccare qui sotto per leggere) Manifesto dei CAV Diocesani   Il messaggio della CEI per la 36^ Giornata per la Vita

set 21

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Papa Francesco:

Ogni bimbo non nato ha il volto del Signore

 

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“Uno di noi”: domani il click day

set 01

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Non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità» (1 Gv 3,18).

È san Giovanni che scrive. Egli mette in guardia le sue comunità contro certuni, i quali a parole esaltavano la fede in Gesù, ma a questa fede non facevano seguire le opere. Anzi, queste ultime venivano considerate inutili o superflue, come se Gesù avesse già fatto tutto. La loro era così una fede vuota e sterile, perché lasciava mancare all’opera di Gesù l’apporto indispensabile che egli chiede a ciascuno di noi. Continua a leggere

ago 01

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 «Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso» (Lc 6,32).

La Parola di vita di questo mese è presa dal Vangelo di Luca. Essa fa parte di quell’ampia sezione dei detti di Gesù, che nel Vangelo di Matteo corrisponde al discorso della montagna. In questa sezione, come è noto, Gesù descrive le esigenze del Regno di Dio e i lineamenti che caratterizzano coloro che vi appartengono. Questi si ispirano e si riconducono alla imitazione del Padre celeste.

In questo versetto Gesù chiama i suoi discepoli ad imitare Dio Padre nell’amore. Se vogliamo essere figli suoi, dobbiamo amare il nostro prossimo a quel modo con cui Egli ama. Continua a leggere

lug 01

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«Tutta la legge trova la sua pienezza in un solo precetto: amerai il prossimo tuo come te stesso» (Gal 5,14)

È questa una parola di Paolo, l’Apostolo: breve, stupenda, lapidaria, chiarificatrice. Essa ci dice ciò che deve stare alla base del comportamento cristiano, ciò che deve ispirarlo sempre: l’amore del prossimo.

L’apostolo vede nell’attuazione di questo comandamento il pieno adempimento della legge. Essa, infatti, dice di non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non deside­rare… e si sa che chi ama non fa tutto questo: chi ama non uccide, non ruba… Continua a leggere

giu 02

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«Se, facendo il bene, sopporterete con pazienza la sofferenza, ciò sarà grazia davanti a Dio» (1 Pt 2,20).

L’apostolo Pietro sta illustrando alle sue comunità il genuino spirito del Vangelo nelle sue applicazioni concrete, con particolare riferimento alla condizione e allo stato di vita a cui ciascuno appartiene.

Qui si rivolge agli schiavi che si sono convertiti alla fede ed ai quali, come a tutti gli schiavi nella società di allora, accadeva di subire incomprensioni e maltrattamenti del tutto ingiusti. Per estensione queste parole sono rivolte a tutte le persone le quali in ogni tempo e luogo si trovano a dover subire incomprensioni ed ingiustizie da parte dei loro prossimi, siano essi superiori od eguali. Continua a leggere

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